Hotel Cabiria

HOTEL CABIRIA

Un albergo dimenticato e nascosto fra le pareti dell’ex area industriale Mir-Mar appare come visione, abbaglio di una o più notti, mettendo in luce d’abat-jour gli indizi che hanno lasciato i suoi sedici ospiti. Tracce tangibili dell’esistenza della singolare clientela si possono trovare sulle pareti delle stanze, nei bagni, in cucina, nella soffitta…

Il nome HOTEL CABIRIA si riferisce al titolo di una delle più famose opere del cinema muto italiano, girata nel 1914. Ma soprattutto la suggestione viene dal film Le notti di Cabiria di Federico Fellini, dove la protagonista è una giovane donna costretta a prostituirsi per poter sopravvivere alla miseria che l’ha afflitta per tutta la vita. Al termine della pellicola, dopo diverse drammatiche vicissitudini, Cabiria pensa d’uccidersi. L’incontro, lungo una strada di campagna, con una comitiva di giovani che cantano e suonano la salverà da quel gesto e farà sì che essa torni a credere ingenuamente nella vita, in quella sorta di circo, ci dice Fellini, che è l’esistenza umana.

L’Hotel Cabiria del Cantiere Artistico evoca l’immagine di un sogno, di una Romagna che sublima se stessa nell’evocazione esotica, nella costruzione temporanea e sfavillante di qualcosa che non esiste: il miraggio di un albergo in una ex fabbrica, la sua fantomatica realtà.

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